Sebastian Vrancx (Flemish artist, 1573-1647) Allegory of the Season Summer- copyrait Sotheby’s
Vittorio Amedeo I di Savoia nacque a Torino l' 8 maggio 1587 e morì a Vercelli il 7 ottobre 1637.
Duca di Savoia, principe di Piemonte, marchese di Saluzzo e conte d'Aosta, Moriana e Nizza dal 1630 al 1637, nonché
re titolare di Cipro e Gerusalemme.
Nel 1630 morto il padre, gli successe alla guida del ducato sabaudo
Il suo coinvolgimento del padre Carlo Emanuele I nella seconda guerra del Monferrato
aveva reso fortemente instabili i rapporti con Francia e Spagna,
Il ducato di Savoia aveva avuto limitati vantaggi nella conquista di alcuni territori monferrini,
l'intero Monferrato era saldamente tenuto da Carlo I Gonzaga Duca di Mantova.
Vittorio Amedeo I aveva bisogno di milizie, ma per reclutare i mercenarie non c'erano soldi nelle casse del ducato.
Il Duca cercò di potenziare il piccolo esercito che aveva ereditato dal padre,
consumato dalle guerre di successione del Monferrato e lo fece seguendo
l'esempio di Gustavo II Adolfo di Svezia.
Vittorio Amedeo I capito l'importanza di un esercito stabile e ben addestrato prese esempio da
Gustavo II di Svezia. Potenziò l'artiglieria, che divenne una delle più imponenti d'Europa,
aprì una
Sotto le sue armi si contarono ben 20.000 uomini in 7 anni di regno.
Col cardinale Richelieu cercò di creare una lega antispagnola in Italia,
dove condusse alcune operazioni militari tra il 1636 e il 1637, sconfiggendo gli spagnoli a Mombaldone.
La sera del 25 settembre 1637
Il duca di Créquy la sera del 25 settembre 1637 offrì al duca di Savoia una sontuosa cena,
ma molti convitati finito il banchetto furono colti da malore e costretti a rimanere a letto.
Vittorio Amedeo trasportato a Torino in gravi condizioni, si spense alle ore 2 e 30 del mattino del 7 ottobre,
forse per intossicazione alimentare. La vedova assunse secondo i suoi voleri la reggenza per il figlio.
Venne sepolto in una cappella del duomo di Vercelli,
dove erano già le tombe di Carlo I, Carlo II e della duchessa Jolanda.
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